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 Stefano Spera 

Stefano Spera si interroga su ciò che rimane dell’esperienza estetica contemporanea mediata dal virtuale in relazione alle possibilità e ai limiti della pittura.

La sua riflessione, per il progetto site-specific presentato a Villa Contemporanea, prende spunto dall’opera dell’amico scultore Giuseppe Buffoli e si sviluppa intorno a questa che, nascosta, viene continuamente evocata all’interno di un dispositivo che, in forma di un grande rebus – facendo l’occhiolino a Duchamp – trasforma radicalmente lo spazio espositivo in un luogo del possibile dove vero e falso, memoria e oblio, passato e futuro coesistono.

I suoi lavori riflettono sul processo produttivo della scultura, rimettendo in gioco i termini della riproducibilità e della fragilità.

MOSTRE:

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